Friday, May 16, 2014

NOW TASTING: OUGHT - "MORE THAN ANY OTHER DAY" (ALBUM REVIEW)


Artist: Ought
Song: Today More Than Any Other Day
Album: More Than Any Other Day
Label/Year: Constellation Records, 2014
Che gusto ha/What does it taste like:
More Than Any Other Day è un album che sembra ambientato tra gli snodi labirintici della rete fognaria di una città X, uno scantinato buio che sa di moquette impregnata di piogge, vino in cartone e tabacco marcito ed un'altalena che dondola con una luna piena ed ingombrante sullo sfondo. Un immaginario creato ad hoc da un chimico intento a mescolare colori, temperature e pure sensazioni in un intruglio che è difficile comprendere se possa essere, o meno, consapevole.
Si tratta di un lavoro che non si presta a mezzi termini. Rock melmoso ed affilato ed intriso di farmaci e poesia. Fermo immagini raccattati da un cartone colmo di polaroid sbiadite che immortalano suoni, odori ed atmosfere appartenute ad ere, più o meno lontane, che fecero la storia di questo genere. In primo piano ci sono i Television (come nel brano che ho scelto di farvi ascoltare), i Velvet Underground (sentite gli arrangiamenti e le atmosfere
diluite di "Forgiveness"), ed i Talking Heads, ma la voce di Tim Beeler, ingombrante più come un pugno in piena faccia che come una mela verde di Magritte, lascia intrasentire  anche le titubanze che tinteggiano le urla sputate dai polmoni di Isaac Brock dei Modest Mouse e le nenie estraneanti di Adrien Blackburn dei Clinic. Si insinua in ogni spazio disponibile, e quando non ce n'è, non ha paura di sfanculare tutto e tutti e farsi spazio. E lo sa fare pure bene.
More Than Any Other Day è l'album d'esordio dei canadesi Ought, una formazione che già da diversi anni si muove nei sottoboschi della scena musicale di Montréal e che giunge, tramite Constellation Records, a questa ottima prima full release.

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