NOW TASTING: DEERHUNTER - "BACK TO THE MIDDLE"

Artist: Deerhunter
Song: Back to the Middle
Album: Monomania
Label/Year: 4AD, 2013
Che gusto ha/What does it taste like:
Dietro al velluto color porpora del sipario, ci alterniamo io e te nella sua camera. Tu sai che gioco sta facendo lui eppure non demordi. E così non faccio io. Le scale di corsa con il cuore che rimbalza tra le pareti  di vaniglia sporca del suo squallido palazzo. Mettendo a tacere il mio respiro affannato fuori dalla porta perchè voi non mi sentiate. Ed io so che in questo momento ci sei tu. Ma lo psicopatico finirà per farci sgozzare entrambi dalle farfalle maledette che ci stringono lo stomaco. E il nostro sangue si mischierà sotto ai suoi occhi solo un secondo prima che li poggi altrove. 
Un triangolo al cianuro. Un amore di lucida pelle nera. Atmosfere decisamente più punkeggianti rispetto al
precedente Halcyon Digest. Sembrano per il momento accantonati gli scenari estaticamente sognanti emersi sotto lo pseudonimo Atlas Sound e sembra invece di ritrovarsi a metà tra la Boston universitaria dei Pixies e la Manchester dei primi anni '80 di Morrisey e compagni. La voce di Bradford Cox a tratti scivola ruvida come quella del  Lou Reed più..."vicious".

In ogni caso, quella dei Deerhunter si conferma una delle voci più significative del decennio.


(ENG) Behind the purpurish velvet curtains, you and I alternate in his bedroom. You know what game he's playing and yet you don't give up. And I won't either. Rushing up the stairs with my heart bouncing against the dirty vanilla walls of his squalid palace. Silencing my labored breath outside the door so that you won't hear me. And I know you're there right now. But that psycho will make these butterflies who are cursing our tired stomachs end up cutting our throats. And our blood will mix up under his eyes just a second before he'll rest them elsewhere for good.

A cyanide triangle. A shiny black leather love. Decidedly more punkish attitudes than previous Halcyon Digest. The ecstatically dreaming scenarios emerged under the moniker Atlas Sound are momentarily pushed aside and it seems instead to be halfway between the corridors of Amherst university (hangin'out with the Pixies themselves) and Morrisey's early '80s Manchester. Bradford Cox's voice sometimes slips through as roughly as that of the most vicious Lou Reed.

In any case, that of Deerhunter confirms itself as one of the most significant voices of the decade.